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miarchius.
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CITAZIONE (Sardus @ 29/6/2010, 10:35)lasciamo fuori la politica se no Lizzi si arrabbia.
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Tv, "Danielona" arrestata per droga
Nei guai opinionista di Uomini e Donne
E' stata arrestata a Roma per detenzione e spaccio di droga Daniela Ranaldi, una delle opinioniste della trasmissione televisiva di Maria De Filippi "Uomini e Donne". La 55enne, più nota come "Danielona" per la sua stazza, è stata rimessa in libertà, non avendo precedenti penali. Il processo, con rito direttissimo, è fissato per mercoledì.
Già da alcuni giorni gli agenti del commissariato Trevi avevano notato dei movimenti di persone sospette nelle vicinanze dell'abitazione della donna, che si trova nel centro storico della capitale. Venerdì sera i poliziotti hanno fermato la Ranaldi nei pressi della sua abitazione e nel corso del controllo gli agenti hanno sequestrato un involucro contenente circa 11 grammi di cocaina pura, non ancora tagliata, e un bilancino di precisione.
La donna è stata pertanto arrestata per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. E' stato convalidato l'arresto, ance se la 55enne è rimessa in libertà - non avendo precedenti - in attesa del processo.
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Scusate se rubo spazio per personaggi e programmi spazzatura, ma non potete capire quanto ci goda a vedere questa scrofetta nei guai
Nell'insopportabile programma che mia madre guardava (benedetta estate) tutti i giorni, la sua voce ed i suoi interventi risaltavano anche da camera a camera.... -
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Brava Brava Brava cit. . -
DragoneIncazzato.
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CITAZIONE (miarchius @ 29/6/2010, 15:14)CITAZIONE (Sardus @ 29/6/2010, 10:35)lasciamo fuori la politica se no Lizzi si arrabbia.
Posso fa un po' de polemica?? Non la faccio da tanto tempo dai
1 - Se sono notizie di attualità e non possiamo scrivere di politica, la cosa è un po' ridicola.
2 - Le attuali notizie postate mi sembrano veramente di DUBBIO interesse.
3 - E' sempre un piacere vedere che il tema di un topic viene rispettato per non iù di 4 post, poi va tutto a puttane come sempre.
Sistema Italia Rulez. -
.CITAZIONE (DragoneIncazzato @ 13/7/2010, 19:56)Posso fa un po' de polemica?? Non la faccio da tanto tempo dai
1 - Se sono notizie di attualità e non possiamo scrivere di politica, la cosa è un po' ridicola.
2 - Le attuali notizie postate mi sembrano veramente di DUBBIO interesse.
3 - E' sempre un piacere vedere che il tema di un topic viene rispettato per non iù di 4 post, poi va tutto a puttane come sempre.
1. Purtroppo lo ripeto da tanto...non è un discorso cosi semplice come ai più può sembrare....età media del forum, leggerezza generica dei temi trattati in Pesol da sempre....e facilità di flames per molto meno, fanno si che la politica e la religione siano argomenti difficilmente governabili.
So che la cosa spesso non viene accettata e si tende a pensare che provare non costa niente, ma non è cosi...non è questo il luogo dove poter affrontare argomenti di questo genere...
2. D'accordissimo...ma speriamo migliorino man mano
3. D'accordissimo al quadrato...ma si sa che questa è la tendenza da sempre in questo forum....motivo ulteriore per cui non vedo prorpio spiragli che possano consentire il punto 1.. -
RuiBarros.
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Per tutelare l'ordine pubblico, accesso consentito solo ai residenti olandesi
Maastricht, coffee shop vietati ai turisti
La decisione della Corte di Giustizia UE
© NEWSFOOD.com - 16/07/2010
I Coffee shop di Maastricht off limits per turisti e non residenti.
Lo dice la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che ha preso tale decisione per proteggere l'ordine pubblico e limitare la diffusione illecita di stupefacenti nel territorio UE.
Tutto è nato dalla controversia di March Miche Josemans, proprietario di coffee shop, contro la polizia. Il locale di Josemans era stato più volte controllato dagli agenti, che avevano constatato come all'interno fossero presenti cittadini dell'Unione ma non residenti nei Paesi Bassi.
Per questo, il sindaco di Maastricht aveva imposto al coffee shop una chiusura temporanea. Di qui, la decisione del proprietario di rivolgersi al al Raad van State, il Consiglio di Stato olandese e poi alla Corte di Giustizia, chiedendo la giurisprudenza comunitaria non fosse in contrasto con la normativa che impedisce ai non residenti nei Paesi Bassi l'accesso a tali esercizi.
La Corte UE, nel decidere, ha ricordato come i coffee shop siano definiti "centri di ristorazione rapida", la cui attività principale è però la vendita di droghe leggere, hashish e marijuana. A riguardo, il possesso di tali sostanze per uso personale è depenalizzato e la vendita nei locali, vietata ma tollerata dell'autorità.
Ad una condizione, però: i coffee shop non non possono vendere oltre i 5 grammi di cannabis per persona e per giorno e lo stock non deve superare i 500 gr. Inoltre, la vendita di cannabis non deve causare disturbi.
Tali limitazioni si sono però dimostrate inefficaci nel regolamentare i turisti della droga, sempre più numerosi e difficili da gestire. Da qui la decisione del comune di di Maastricht ha ora deciso di riservare l'accesso ai coffee shop ai soli residenti olandesi.
Matteo Clerici
ma poi pero...
Il locale, chiamato Cannabis Cafè, ha sede a Portland, nell'Oregon
Usa. Apre il primo coffee shop
Il negozio venderà cannabis per uso terapeutico
© Matteo Clerici/NEWSFOOD.com - 14/11/2009
Arriva il primo coffe Shop degli Stati Uniti. Il locale ha aperto i battenti in Oregon è sarà una sorta di prima prova pratica per la vendita di cannabis ad uso terapeutico, il cambiamento di rotta sanitario-legislativo voluto dal presidente USA Barack Obama.
Il Cannabis Cafè di Portland è gestito da Norml, associazione che si batte per la legalizzazione della marijuana. Lo status della struttura è misto: in teoria è un club privato (la tessera costa 25 dollari al mese) ma possono accedervi anche i membri di Norml che risiedono in Oregon o i cittadini muniti di un documento che prescrive la cannabis per uso terapeutico. Una volta entrati, la marijuana viene distribuita gratis al bancone; gli interessati possono anche consumare colazione, pranzo e cena, ma non alcolici.
Nonostante ci siano ancora cose da mettere a punto, la responsabile di Norml Madeline Martinez esprime soddisfazione: "Questo club riconosce finalmente ai suoi membri il rispetto della libertà personale. Il progetto va oltre la possibilità di servire cibo e marijuana: ci auguriamo di riuscire ad organizzare lezioni, seminari, diventare un punto di riferimento per aiutare la gente a saperne di più sulla coltivazione e altri usi della cannabis".
Matteo Clerici
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contino.
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Tasse,Lombardia la più penalizzata
Il "fisco locale" pesa ogni anno per 2.364 euro a testa sui cittadini italiani. A fare i conti in tasca ai contribuenti alle prese con i balzelli di Regioni, Province e Comuni è uno studio dei tecnici della Camera sui dati del 2008. I cittadini più tartassati sono i lombardi con 2.697 euro pagati a testa a tutti gli enti territoriali. Le tasse locali più leggere sono invece quelle pagate dai campani, con 1.657 euro a testa.
www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo487035.shtml
Ammazza. -
blaZe™.
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dance or die
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DUISBURG - È sera ormai, e la linea monotona della techno continua ad arrivare forte e a riempire tutto. Lontano la moltitudine balla ancora, ignara. Appena fuori dal tunnel della Karl-Lehr-Strasse, sono tutti fermi, attoniti, illuminati dalle sirene delle autoambulanze e storditi dall'adrenalina e dalla morte che poche ore fa è scesa come un velo nero sulla Germania. Un terremoto senza epicentro, un'esplosione senza bomba, ecco quello che è successo, un delirio inspiegabile innescato dal panico, un massacro senza motivo e con molte responsabilità che le parole e le facce della gente faticano a descrivere: "Io così mi immagino la guerra - dice un ragazzo a torso nudo appena fuori dal tunnel - Esattamente così: con persone a terra che agonizzano vicino ad altre che giacciono morte, e ad altre ancora che vengono rianimate. E, sopra, migliaia di gambe che s'incrociano e corrono in tutte le direzioni e senza un senso".
La gente è morta dentro al tunnel che collega con la zona dell'accesso ai concerti, un ex scalo merci: nel tunnel si sono scontrati due muri umani uno che cercava di entrare, uno che voleva uscire. Cosa abbia innescato il panico ancora non si è capito, qualcuno sospetta un intervento di ordine pubblico sbagliato dalla polizia, ma di conferme ancora non ce ne sono. Quello che è certo è il panico. Nils L. trema ancora. Lui era dentro. "All'inizio - racconta - cantavamo e ballavamo anche noi. Poi lo spazio è diminuito, e allora abbiamo cercato tutti di uscire. Dopo un po' di spazio non ce n'era più e ci siamo arrampicati sui ponti e sui tralicci, d'improvviso la gente ha cominciato a cadere dall'alto, come grappoli d'uva. Abbiamo visto dei cadaveri, fra cui anche quello di uno dei miei amici. Siamo arrivati in sette, ora dobbiamo ritornare in sei", piange. Vicino a lui, Marius. Anche lui era dentro e anche lui quando ha visto gli spazi vitali ridursi al minimo ha cercato disperatamente di uscire. "Ma non c'era nessuna possibilità di fuga. Avevo un muro di gente davanti che spingeva e continuava ad avanzare e non ci potevo fare niente. Quando tutte le persone hanno spinto contemporaneamente, lo sbarramento ha ceduto. Sono caduto, e la gente mi è passata sopra".
Il caos raccontato da chi era lì dentro è un film ossessivo fatto di mani che spingono corpi, di scarpe che calpestano teste, di sangue, di urla. "C'erano persone a terra, altre che passavano sopra di loro e altre ancora che tentavano di arrampicarsi, per raggiungere gli spazi aperti. Ma la massa di gente che tornava indietro è semplicemente passata sui corpi di chi stava a terra", racconta una donna. La cui voce viene sopraffatta da quella di Joern Teich, trentasei anni, che era andato alla festa con la figlia Lena-Mia, una bambina di quattro anni. "Era strapieno, appena me ne sono accorto ho cercato di uscire da lì. Abbiamo cercato di raggiungere il bordo dell'autostrada, ma la polizia ci ha rimandati nel tunnel. Ero proprio lì quando tutto è successo. È stato come uno tsunami, la gente era spinta da sopra, come da un'onda. Ho preso mia figlia e sono scappato".
Ce l'hanno fatta ma adesso che tutto è finito Joern continua a chiedersi come sia stato possibile tutto questo e, soprattutto, per quale motivo la polizia li ha indirizzati proprio nel tunnel. A questa domanda come a molte altre che hanno a che vedere con la responsabilità di quanto accaduto, nei prossimi giorni andrà data una risposa. Per il momento rimangono solo le voci dall'inferno. Come quella di un poliziotto che a vederlo così sembra il più scosso di tutti. "Già quando la pressione della massa era cresciuta, avremmo dovuto aprire le porte, ma non abbiamo potuto. Dopo il panico generale c'erano in certi casi anche sei o sette persone una sopra l'altra".
Contro le scelte della polizia sono in molti, adesso a puntare l'indice. Sono molte le testimonianze di persone che ben prima dell'esplosione del moto di panico sarebbero andate dalle forze dell'ordine per denunciare la situazione, per avvertire della catastrofe imminente. "Abbiamo provato a dire agli agenti di chiudere il passaggio, perché si sarebbe potuto scatenare un panico di massa, ma non hanno ascoltato", ha raccontato all'agenzia di stampa tedesca Dpa un ragazzo di nome Fabio. Ma, stando anche a un altro raver, arrivato da Wuppertal, le forze dell'ordine sono rimaste inermi: "Li ho visti impalati sul ponte con le mani in mano". E intanto nel tunnel la folla aumentava. "Alla fine - racconta Karl, un dj di Francoforte venuto qui insieme alla fidanzata - ogni intervento sarebbe stato inutile, non c'era più nemmeno l'aria, solo corpi. Corpi a terra, corpi in piedi, corpi capovolti".. -
AlexDelPieroAleAle.
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Che tristezza
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GrazPavel.
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Tristezza per le vittime, ma rabbia per le decisioni illogiche di quel popolo che ci ha smerdati una vita dicendo "Italiani, pizza spaghetti e mandolino". Loro dalla massima efficienza e organizzazione, loro che non sbagliano mai niente....
1.200 agenti a controllare 1.5 milioni di persone in condizioni che di normale non hanno nulla; è inutile raccontarci favole....tra ecstasy, ketamina, mdma, ecc., con in aggiunta l'alcool......e loro che fanno? Li fanno passare in un tunnel......e non un unico flusso in entrata o in uscita....tutti insieme....intelligentoni....per me non sarà stata una carica della polizia a fare succedere il panico....ma la gente stessa che in preda a una delle qualsiasi droghe circolanti in manifestazioni del genere, stretti in quella morsa, hanno iniziato il moto che ha poi portato a questa immonda, immane, incredibile tragedia.
Bravi crucchi, bravi.
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marco.materazzi.23.
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Io credo che i personaggi addetti all'organizzazione e la sicurezza di un evento del genere, non abbiano mai messo piede fuori di casa.
Perchè far passare oltre 1 milione di persone in una galleria senza uscite di sicurezza, senza un cazzo di niente, è da pazzi criminali.
Questa gente è da mettere in galera, perchè una roba del genere neanche un ragazzino di 14 anni l'avrebbe fatta.. -
irridux™.
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Non sò voi, ma se io vedessi tutto quel casino e tutta quella massa di gente in quel poco spazio, col cazzo che anche solo mi avvicinerei.
Sarà che soffro di claustrofobia, però boh.. -
RuiBarros.
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ma come hanno pensato quei geni di duisburg di fare passare una marea di gente attraverso quel tunnel???
la love parade é stata qui a berlino per 15 anni con milioni di persone é non é successo mai NULLA
ho visto le immagini e non riesco a comprendere che areali sretti che hanno scelto, a berlino era un parco grande quanto il central park
non ci posso credere poveri ragazzi
molto scioccante questo video, sembra davvero di rivedere Heysel e HillsboroughSPOILER (click to view)
Edited by RuiBarros - 26/7/2010, 00:10. -
messi™.
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L'India lancia la sfida all'iPad e svela un nuovo prototipo di tablet PC con touch pad a prezzo stracciato. Il dispositivo, messo a punto dai ricercatori dell’Indian Institute of Technology e dall’Indian Institute of Science, costa solamente 35 dollari, quattordici volte meno del gemello glamour di Apple, e sfrutta un software libero. Kapil Sibal, ministro delle Risorse Umane e lo Sviluppo, ha annunciato che il governo indiano intende metterlo a disposizione di tutti gli studenti del Paese, dalla scuola elementare fino all’università.
Creato con l'idea di colmare il «digital divide» che grava sulla società indiana e stimolare una nuova spinta economica, i ricercatori indiani hanno scommesso su un software open source basato su Linux e un design più convenzionale. Dotato di memoria ram di 2Gb, connessione Wi-Fi, porte Usb e ricarica solare opzionale, il tablet consente l'accesso ad un browser e supporta la lettura dei formati Office più comuni, PDF e video.
Il ministro Kapil Sibal ha specificato che non potrà avere tutte le funzionalità di un moderno PC, ma sarà in grado di effettuare le operazioni di base. Il primo lotto sarà composto da circa un milione di esemplari, poi se si riusciranno a contenere ulteriormente i costi di produzione, verrà prodotto in nuovi lotti.. -
irridux™.
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