Comunque veramente, per riprendere quanto ha scritto un amico altrove, Fifa giocato in assistito è davvero un gioco ridicolo. Si vedono certi passaggi di prima ad una velocità che ha dell'incredibile... come diceva acco i tiri di piatto a girare sono al 90% goal (tral'altro nel video si vede proprio un goal in questa maniera). Insomma, grazie a quel cristo che nel 2008 ebbe quella pensata, veramente
Intanto Recoba continua con le sue punizioni. El Chino
Recoba, l'eterno ragazzino Punizione-beffa e qualificazione Con un gran gol nei minuti finali il Chino trascina il Nacional nella rimonta sui cileni del Deportes Iquique che vale il passaggio del turno di Copa Sudamericana
Ci si era lasciati con quel gran gol decisivo a metà giugno, che era valso il 33° titolo del Nacional, nella finale di campionato contro il Defensor Sporting: taglio deciso verso l'area con un paio di difensori lasciati per strada e morbido tocco sotto a scavalcare il portiere. Il solito marchio di fabbrica del Chino Recoba, insomma. Che a 36 anni non ha smesso di divertirsi e che nella notte di Montevideo è tornato a ripetersi, nella sfida di Copa Sudamericana contro i cileni del Deportes Iquique. C'era da rimontare il 2-0 subito due settimane prima in Cile e rimonta è stata. Anche grazie a un altro suo gol decisivo, stavolta su punizione.
PUNIZIONE — Davanti ai 40.000 del Centenario, il Nacional avvia la rimonta nel primo tempo, con i due gol di Alexis Rolin al 6' e Gonzalo Bueno al 45'. Poi cresce il nervosismo, con le due squadre rimaste in dieci per le espulsioni di Tacuare e Romero nei minuti finali. I cileni crescono molto e il Nacional si salva grazie alle parate di Bava e a un palo. E' a quel punto che il Chino torna a indossare i panni del supereroe. E' il 40' della ripresa e il calcio di punizione dal limite, ideale per il colpo mancino, è più che invitante: Recoba non ci pensa due volte e trova il corridoio buono con un rasoterra sul primo palo che beffa il portere e la folta barriera. Altro marchio di fabbrica e per il Nacional, che nei minuti di recupero trova anche il 4-0 definitivo, è il gol che vale la qualificazione al secondo turno. "Abbiamo sofferto - ha detto Recoba a fine gara - ma alla lunga siamo stati più forti. Siamo i giusti vincitori e ora dobbiamo continuare a guardare avanti". Avanti così.
Soul Reaver era bello come ambientazione, bello il personaggio principale, ma io mi annoiai a morte con quel gioco... Era na specie di Prince of Persia, non si combatteva mai Lo abbandonai a metà.
Tral'altro a memoria penso in sia in assoluto il gioco con il miglior doppiaggio iitaliano della storia dei videogiochi... Mi ricordo di una narrazione e di un linguaggio incredibilmente coinvolgente... mamma mia che gioco
La risoluzione 1920x1080 è giusta, devi lasciare quella, poi nel pannello di controllo ati (catalyst control center) nella visualizzazione avanzata vai sulla voce a sinistra denominata "schermi piatti digitali personalizzati" e nel sottomenu seguente clicca "opzioni di scala schermo piatto digitale" , poi a destra sposta il cursore dell'overscan a 0% e dovresti aver risolto il tuo problema...
Bimbo senza piedi fuoriclasse col Barcellona Gabriel, 11 anni: la sua malformazione non lo ferma il suo sogno
RIO DE JANEIRO - ''Un 'menino' di 11 anni nato senza i piedi e che adora giocare a calcio'': e' la storia, vera, di Gabriel, un bambino brasiliano che ha un controllo di palla e un dribbling da invidiare, protagonista di un video molto visto in queste ore nei media in Brasile, Argentina e altri paesi sudamericani.
Vista la sua bravura, Gabriel e' stato invitato qualche giorno fa ad allenarsi nella scuola di calcio del Barcellona a Rio de Janeiro, sottolinea uno dei tanti siti brasiliani che racconta ''l'incredibile storia di un bambino senza piedi''.
''Nonostante la sua malformazione, Gabriel gioca meglio di tanti suoi coetanei e sogna di essere Messi'', afferma d'altra parte un sito argentino, mentre Mauricio Soares, uno degli uomini dello staff del Barcellona a Rio, sottolinea ''l'incredibile coordinamento motorio'' di Gabriel, come documentano appunto le immagini del video.