| So che non è il topic adatto, ma consentitemelo:
Che cos'è la sofferenza? Che cos'è il dolore? Io lo so ma non voglio avere rancore. Non sempre tutto ciò viene scandito da lacrime che sgorgando dagli occhi ti bagnano il viso, spesso neanch'esse hanno il coraggio di venire fuori a dire "Gente, questo ragazzo sta soffrendo". No, a volte piangiamo dentro ed è lì che stiamo davvero male perché aspettiamo che quelle lacrime vengano fuori ed invece ogni giorno cadono nel cuore. 25, evidentemente non è il mio numero fortunato: era il 25 Maggio quando guardandomi negli occhi il mio fedele Zagor esalò l'ultimo respiro. Oggi è il 25 Giugno e quello che per me era un figlio ha corso come non aveva mai fatto prima per venire a darci il suo ultimo saluto, come chi capisce che il treno della vita sta lasciando la stazione ed allora bisogna dire "Arrivederci" a chi è lì a salutarti. Tutto questo è solo un insieme di parole, semplici ed insignificanti parole perché nulla mai potrà descrivere o ricordare le emozioni e tutti quei momenti che non potranno tornare mai più e se lo faranno nella mia memoria lasceranno solo tanta tristezza. Ciao Meo, ti saluto ora che sei lassù perché non ho potuto farlo mentre mi cercavi per vedermi per l'ultima volta. Non c'ero nel momento più importante mentre tu ci sei sempre stato per me ed anche se di forze non ne avevi hai provato ad esserci anche stavolta, per l'ultima volta. C'è chi dice che col tempo tutto passa, io invece dico che l'unica cosa a passare è il tempo mentre tutto resta e non si cancella, perché io voglio ricordarti anche se col dolore non voglio dimenticare tutto quello che mi hai dato e che nessuno mi darà mai più. Non mi sembra ancora vero, forse sono io a non volerci credere, forse sei tu a restare vivo in me. Come lo giudichi un gatto che dopo essere stato investito da una macchina che gli ha spezzato la spina dorsale, corre senza sosta fino a casa facendosi sostegno solo della voglia di vedermi e salutarmi per l'ultima volta? Come lo giudichi tu? Era un gatto? No, è qualcuno che ogni mattina mi svegliava col suo miagolio assicurandomi una giornata bellissima; era qualcuno che ogni giorno faceva di tutto per entrare in casa, non per fame ma solo per stare con me. Quanti pomeriggi trascorsi con me che studiavo e lui sdraiato su qualche sedia a guardarmi ma senza muoversi, senza darmi fastidio. Quante volte ti ho tenuto dentro con me aspettando che restassimo solo noi e che quello fosse il nostro segreto. Quante volte mi sei corso incontro con la gioia di vedermi, quante volte mi hai visto andare via con la speranza di rincontrarmi per poi sentirti felicissimo al mio ritorno. Quante volte mi hai fatto credere che tu non fossi un gatto, che tu non potessi essere un animale ma molto di più, quante volta mi hai convinto che il centro della mia vita fossi diventato tu. Quanti ricordi, quanta amarezza se solo penso che non hai potuto ricevere la mia ultima carezza. Sai, forse non te ne sei accorto ma anche quando eri lì a terra ormai morto, io ti ho salutato a modo mio e ti ho accarezzato come facevo solo io, sono sicuro che da lassù mi avrai fatto lo stesso le fusa. Ciao Meo, ci vediamo lassù.
Scusate la lunghezza del messaggio. |
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