[UNFINISHED] Shinji69 - Acco

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. shinji69
        Like  
     
    .

    User deleted


    Inter(Shinji) - ManUtd(Acco)

    4-0 al 67esimo... quando butta fuori volontariamente la palla e sulla rimessa laterale si disconnette...
    da Acco proprio non me l'aspettavo... ho aspettato tanto per cominciare a giocare Online e poi alla prima partita mi sembra di ritornare indietro di anni :o:
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    UTENTE FENOMENO

    Group
    Game Zone Mods
    Posts
    38,198
    Reputation
    +441
    Location
    Aprilia (LT)

    Status
    Anonymous

    image

     
    .
  3. shinji69
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Er Mejo @ 1/4/2011, 13:08) 

    image


    minchia che ridere mi sto pisciando sotto <_<
     
    .
  4. milito.
        Like  
     
    .

    User deleted


    Mettiamolo piu grande :asd:

    image
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Pagare moneta, vedere cammello

    Group
    Pesol Winner
    Posts
    15,529
    Reputation
    0

    Status
    Anonymous
    Allora ammetto che il codice per giocare me l'ha passato Grazpavel, e così decido di fare una partita online, becco shinji su msn e decidiamo di giocare, partiti vi faccio la telecronaca del match gradirei la leggesse tutta

    All’Inter basta poco per aggiudicarsi i 3 punti. Gara difficile per la quasi totale assenza di spazi concessi dagli uomini di De Canio e per qualche strascico lasciato nelle gambe e nella testa dei giocatori dopo l’impresa contro il Bayern. Ma un poco servito Pazzini risolve la gara e porta l’Inter a farsi vedere nello specchietto retrovisore dei cugini, ora a soli 2 punti di distanza e alla vigilia dell’atteso derby della Madonnina in programma fra due settimane, dopo la sosta-Nazionale.

    FORMAZIONI – Leonardo non abbandona l'assetto offensivo, ma deve ancora fare a meno di Milito. Recupera Zanetti che si piazza terzino sinistro, mentre Chivu si accentra al posto dell'acciaccato Ranocchia. In mediana Motta vince il ballottaggio con Stankovic e affianca Cambiasso. Terzetto Pandev-Sneijder-Eto'o alle spalle del Pazzo, sviando le voci che pronosticavano un turno di riposo per alcuni diffidati nerazzurri in vista del prossimo derby. I pugliesi sono in piena emergenza in attacco, mentre dietro torna Ferrario. 4-5-1 difensivo, ma con due esterni di spinta come Olivera e Mesbah. In avanti unica punta Corvia, dato il forfait di Chevanton che si aggiunge alla già nota defezione di Di Michele.

    PARTITA – Un buon avvio promette una sfida a viso aperto. Pazzini tutto solo manca l’aggancio davanti a Rosati, ma poi il rasoterra in mezzo viene svirgolato da Sneijder. Non sta a guardare la formazione pugliese che sfrutta le incursioni degli esterni, come accade al 6’ con Mesbah, ma lo stop di petto dell’algerino non è perfetto e consente a Julio Cesar l’uscita risolutrice. Dura davvero poco però l’illusione iniziale, presto i ritmi calano e l’Inter fatica a trovare spazi nonostante il maggiore possesso. De Canio blocca le fasce nerazzurre, raddoppiando Eto’o e nascondendo le praterie a Maicon, senza rinunciare comunque a sporadici lampi offensivi. Al quarto d’ora Brivio si sovrappone aggirando il terzino brasiliano e mettendo dentro per Corvia che però spara di prima sui tabelloni. Capitan Giacomazzi al 36’ ha l’occasione di girare a rete una palla vagante dopo un corner, ma all’altezza del dischetto svirgola clamorosamente. Julio Cesar e Rosati faticano per tutta la prima frazione di gioco a toccare un pallone.

    Si riparte con la rete di Pazzini dopo appena 7’ di gioco: Pandev di prima alza palla per l’ex-doriano che al limite spalle alla porta si libera della marcatura di Ferrario portandosi avanti la palla col petto per poi infilare in spaccata Rosati sul palo lontano. Un minuto prima lo stesso attaccante toscano, imbeccato perfettamente in area da Sneijder, si mangia di testa un goal fatto tutto solo davanti al portiere. L’Inter si scrolla di dosso un po’ di timori e inizia a intravedere spazi nuovi, grazie alla sicurezza del vantaggio e a un maggiore coraggio nel cambio di passo. I pugliesi non provano ad alzare il baricentro per cercare il pari, nonostante gli incitamenti di De Canio e la gara a tratti ripropone la staticità del primo tempo. Girandola di cartellini gialli e sostituzioni per una gara comunque piuttosto corretta ma spezzettata da falli tattici e qualche scoordinazione dovuta anche a un campo tutt’altro che impeccabile. A 5’ dal termine Bertolacci ha la palla del pari su suggerimento di Olivera dalla destra, ma l’istinto e la reattività di Julio Cesar salvano la porta sul piattone comunque troppo centrale del centrocampista romano.

    CHIAVE – Pazzini non si vede per tutta la gara, ma bastano un paio di lampi a inizio ripresa e i 3 punti sono in banca. Una partita comunque brutta, piena di imprecisioni, forse plausibili dopo il dispendio di energie fisiche e mentali in settimana nel passaggio degli ottavi di Champions.

    CHICCA – Dopo il riscaldamento viene bagnato il campo, sorprendendo la scelta degli scarpini dei giocatori. Il primo tempo infatti sembra una partita di calcio saponato.

    MOVIOLA – Nessun problema per Orsato che gestisce la gara con intelligenza, polso ed equa somministrazione dei gialli. Solo un dubbio sul goal di Pazzini, che controlla palla al limite tra braccio e spalla, ma a una prima analisi la decisione di lasciar proseguire sembra corretta.

    TATTICA – De Canio prepara bene i suoi chiudendo gli spazi all’Inter soprattutto sulle fasce, dove Olivera e Mesbah ripiegano con costanza ma allo stesso tempo appena possono tagliano e spingono per non dare punti di riferimento a Zanetti e Maicon. Centrocampo pugliese più folto e agguerrito, mentre la fase offensiva nerazzurra è ricca di uomini che sbattendo contro il muro ospite si pestano a volte i piedi senza affondare. Nella ripresa qualche sporadico cambio di passo dell’Inter crea un paio di occasioni, sufficienti ai campioni d’Italia per accaparrarsi tutto il bottino.

    PROMOSSI&BOCCIATI – Pazzini non viene mai servito a dovere, inghiottito dalla difesa pugliese, ma appena riceve palla rischia quasi la doppietta. Eto’o meno brillante del solito, cerca troppo l’azione personale. Maicon imbambolato e meno propositivo del solito, non offre una prestazione degna. Gli esterni del Lecce Al Barbera, il Palermo ha battuto per 1-0 il Milan nel secondo anticipo della 30ª giornata di Serie A. Il goal è arrivato dopo soli 10 minuti di gara, quando sugli sviluppi di un calcio d'angolo Goian ha approfittato di un errore difensivo dei rossoneri per infilare la porta difesa da Antonioli. Il Milan ha poi cercato il pari ma senza trovarlo e correndo invece il rischio di subire il raddoppio in contropiede. Nella ripresa, però, il Milan ha letteralmente stretto d'assedio l'area rosanero, coi palermitani visibilmente sulle gambe. Il forcing della squadra di Allegri, però, non ha raccolto frutti e nel finale il Palermo ha fallito due ghiotte occasini per mettere al sicuro il risultato coi nuovi entrati Miccoli ed Hernandez.

    FORMAZIONI – Cosmi conferma la difesa a tre con Goian che sostituisce Bovo. In attacco il tecnico rosanero rinuncia a sorpresa a Miccoli al quale viene preferito un attaccante di peso come Pinilla con Pastore e Ilicic a supporto. Allegri schiera, come ampiamente annunciato, Cassano e Pato in avanti con Seedorf preferito a Boateng e Robinho. Tocca a Van Bommel il compito di agire avanti alla difesa ed impostare l’azione.

    PARTITA – Il match propone fin da subito ritmi molto elevati, con il Palermo che approfitta della superiorità numerica a centrocampo. Dopo un paio di tentativi andati a vuoto, i rosanero passano in vantaggio al 10’ con Goian sugli sviluppi di un corner. Nell’occasione sono evidenti le responsabilità della difesa del Milan che lascia troppo solo il giocatore romeno. La risposta della squadra di Allegri è immediata, sul bel cross di Jankulovski però, Nesta manca di un soffio l’appuntamento con il pallone a due passi da Sirigu. La squadra di Allegri prova a prendere in mano le redini del gioco ma sempre in maniera confusa. Al 28’ Pastore, servito da un tacco di Pinilla, prova la conclusione da posizione defilata ma senza trovare la porta. Al 32’, l’azione più pericolosa della prima frazione per il Milan con Cassano che stoppa benissimo il pallone in corsa e lascia partire un gran tiro che finisce a lato. Al 37’ torna a farsi vedere il Palermo ma Nesta è bravo ad anticipare Pinilla che era stato servito in area da Pastore.

    Nella ripresa il Palermo è partito forte e si è reso pericolo con un paio di contropiede approfittando di un Milan completamente sbilanciato in avanti. I rosanero, dopo averci provato con Ilicic e Pinilla, sono andati ad un passo dal raddoppio al 54’ con Darmian che, servito da Pastore, ha provato la conclusione in scivolata. Da questo momento in poi, è stato un assolo rossonero con Sirigu che è salito in cattedra. Al 62' ci ha provato Seedorf dalla distanza, al 65' è toccato a Flamini con Sirugu che si è superato. 2' dopo è stato il turno di Robinho, l'occasione più clamorosa però è stata però quella capitata al 78' quando Gattuso con un colpo di testa ha chiamato il portierone rosanero al miracolo. Al 90', il Palermo avrebbe potuto chiudere i giochi ma ad Hernandez è mancata la lucidità necessaria per mandare al tappeto il Milan. E' l'ultima azione degna di nota di una partita che nel secondo tempo è diventata bellissima. La squadra di Allegri avrebbe forse meritato il pari visto l'impegno profuso, oggi però ha vinto il grande cuore di un Palermo che desiderava da tempo una notte da sogno.

    CHIAVE – Dopo il goal, la difesa del Palermo è passata da 3 a 5 diminuendo drasticamente lo spazio per le iniziative del Milan. Forse è fin troppo facile dirlo ma alla squadra di Allegri sono mancati i centimetri ed il peso di Zlatan Ibrahimovic.

    CHICCA – Il goal di Goian mette fine all’astinenza da rete del Palermo che durava da 412’.

    TATTICA – Cosmi conferma una difesa a tre con Darmian e Balzaretti alti a centrocampo. Lo schema cambia però dopo il goal di Goian con i due laterali che scalano sulla linea difensiva. Allegri non si discosta dal suo classico 4-3-1-2, nella ripresa per garantire più qualità alla sua squadra, rinuncia a Van Bommel e sposta Seedorf nella posizione di play-maker e i risultati si vedono.

    MOVIOLA – Serata tranquilla per Tagliavento, non ci sono episodi clamorosi da registrare. L’arbitro di Terni però, avrebbe in qualche occasione potuto estrarre qualche cartellino in più.

    PROMOSSI&BOCCIATI – Sirigu si conferma ancora una volta uno dei migliori portieri in circolazione e in almeno un paio di occasioni risulta decisivo (Voto 7). Eroico Migliaccio che nonostante un problema fisico si erige a baluardo della difesa rosanero (Voto 7,5), bene anche Goian e Pinilla (Voto 6,5). Nel Milan non brilla la stella di Pato (Voto 5,5), un po’ meglio Cassano che viene fuori alla distanza (Voto 6). Delude un Van Bommel insolitamente confuso (Voto 5), Abate prova a spingere a destra e nella ripresa riscatta un primo tempo opaco (Voto 6).
    si sacrificano e ripartono con intelligenza e sembrano gli unici in grado di costruire qualcosa di pericoloso. C’è la firma di Pazzini sulla vittoria dei nerazzurri contro il Lecce. Partita che sulla carta poteva sembrare una passeggiata e invece riserva molte insidie, con un’Inter che soffre molto e riesce strappare i 3 punti più che fondamentali a San Siro. La squadra di Leonardo con questa vittoria si avvicina ulteriormente al Milan e la distanza di soli 2 punti attuale, non farà certamente dormire sonni tranquilli agli uomini di Allegri. Il derby del 2 Aprile, come era prevedibile sarà la sfida che deciderà molto della stagione di entrambe le squadre di Milano.
    Attenzione all’Udinese che con questa vittoria e a -6 dalla capolista e al Napoli impegnato in serata contro il Cagliari. Il Milan è avvisato.

    Novità nella formazione iniziale per Leonardo che sceglie una formazione più offensiva, lasciando in panchina Nagatomo e Stankovic, con Zanetti che torna a fare il terzino, e Thiago Motta e Cambiasso a fare schermo davanti alla difesa. Sneijder sulla linea di Eto’o e Pandev posizionati sulle fasce, con Pazzini ultimo uomo davanti.

    PRIMO TEMPO - Occasione iniziale per Sneijder al 4’ servito in area da Pandev con l’olandese che calcia a giro ma trova Rosati a neutralizzare il tiro. Moltissimi spazi per la squadra nerazzurra che si rende pericolosa con tutti i giocatori offensivi. Qualche rischio per i nerazzurri sulle ripartenze del Lecce con Mesbah a insidiare la zona di competenza di Julio Cesar. L’Inter continua a fare gioco e possesso palla, trovando un Lecce molto organizzato nella fase difensiva, che chiude praticamente tutti gli spazi. I salentini non demordono e nelle ripartenze si rendono davvero pericolosi, soprattutto con Corvia al 17’ servito in area che calcia di poco a lato spaventando i tifosi nerazzurri.

    Al 19’ Sneijder calcia una punizione defilata con una traiettoria che fa urlare al gol ai tifosi, ma in realtà è solo un’illusione ottica perché il pallone colpisce l’esterno della rete.

    I nerazzurri nonostante il tridente non riescono a creare grandi occasioni da gol, anzi portando quasi tutti i giocatori in fase offensiva lasciano la retroguardia scoperta soffrendo più del previsto. Alla mezz’ora la partita rimane noiosa, con un possesso palla sterile per l’Inter e pochissime occasioni gol da entrambe le parti. Arriva il fischio dell’arbitro con il risultato bloccato sullo 0 a 0, e un’Inter troppo lenta per far male alla squadra di De Canio.

    SECONDO TEMPO – Fischio di Orsato e le squadre tornano a giocare con le stesse formazioni. Al 2’ inevitabile e al tempo stesso un po’ sciocca, l’ammonizione rimediata da Lucio che, a centrocampo stoppa il pallone con la mano cercando di fermare l’azione del Lecce. Essendo diffidato salterà il derby con il Milan in programma tra quindici giorni.

    Al 6’ grandissima occasione per Pazzini, che servito in area da Sneijder colpisce di testa e si vede negare il gol da una splendida parata di Rosati. Non passa nemmeno un minuto e l’ex doriano si vendica battendo il portiere del Lecce e facendo esultare tutta la curva Nord di San Siro. Servito al limite dell’area controlla il pallone e fa partire un tiro che finisce alle spalle di Rosati. Inter 1 Lecce 0. Sull’azione del gol rimane il dubbio di un possibile controllo con il braccio del numero 7 nerazzurro. Inter virtualmente a – 2 dai cugini rossoneri.

    Leonardo dalla panchina ordina ai suoi di abbassare i ritmi e continuare a fare possesso palla per evitare che il Lecce possa rientrare in partita. Al 27’ cambio in casa nerazzurra, con Coutinho che subentra a Pandev. Il Lecce non demorde e quando può si affaccia molto pericolosamente vicino l’area difesa da Julio Cesar. Al 38’ si concretizza la più grande occasione della partita del Lecce, quando Bertolacci servito all’altezza del dischetto di rigore calcia a botta sicura. Julio Cesar si fa trovare pronto e gli nega la gioia del gol. Poche occasioni degne di nota nel finale.

    Orsato fischia, la partita finisce, con l’Inter che batte il Lecce e si aggiudica la possibilità di giocarsi il derby a -2.Rosati poco impegnato fa il miracolo su Pazzini, ma in occasione della rete può poco.


    Vi pare giusto?



     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    UTENTE FENOMENO

    Group
    Game Zone Mods
    Posts
    38,198
    Reputation
    +441
    Location
    Aprilia (LT)

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (shinji69 @ 1/4/2011, 13:51) 
    CITAZIONE (Er Mejo @ 1/4/2011, 13:08) 

    image


    minchia che ridere mi sto pisciando sotto <_<

    E calcola che mi sono dovuto attenere al livello d'ironia del primo post, altrimenti stavi ancora ridendo...
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Pagare moneta, vedere cammello

    Group
    Pesol Winner
    Posts
    15,529
    Reputation
    0

    Status
    Anonymous
    :lock:
     
    .
6 replies since 1/4/2011, 12:04   351 views
  Share  
.